L’ex viola è il perno di questa Juventus. Contro la Roma Allegri cerca conferme e si affida a lui per portare a casa i tre punti.
IMPRESCINDIBILE – Ci sono momenti in cui i palloni pesano il doppio, come nel caso della partita di questa sera. In questi momenti più che delle gambe c’è bisogno della testa: bisogna ragionare, guardare e alla fine – dopo un’attenta valutazione – scegliere cosa fare. In palio c’è più di una vittoria. Ci si gioca tanto, forse, però, non tutto. Le parole del tecnico livornese rendono al meglio l’idea:
la Roma è un’avversaria noiosa da affrontare. Loro sono davanti a noi di 4 punti in classifica, quindi batterli non basta per raggiungerli: dobbiamo fare punti nelle prossime sette gare per non allontanarci in classifica. È una sfida importante, fino alla prossima sosta dovremo fare punti. Servirà prepararsi bene e riaccendere l’interruttore, altrimenti rischiamo di romperci le ossa. Ci aspetta una bella partita che potrebbe permetterci di fare un ulteriore saltino in classifica che sarebbe molto importante.
Un salto in avanti, che tradotto significa sesta vittoria consecutiva e fiducia pienamente ristabilita. Per Allegri conta tutto. Ogni singolo aspetto è importante, come la presenza del pubblico:
Juventus-Roma sarà una partita importante che vivremo con il 75% del pubblico sugli spalti, e questa è una cosa molto positiva. Contro il Chelsea si è vissuta un’atmosfera speciale e ha aiutato tanto la squadra, il supporto dello stadio è molto importante e sono molto contento di questo.
A proposito di presenze, non sarà della partita Paulo Dybala. Per l’argentino i tempi non sono ancora maturi, bisognerà aspettare almeno altri 7-10 giorni per rivederlo sul prato verde. Situazione inversa per Álvaro Morata: il suo infortunio sembrava più serio rispetto a quello del suo compagno di squadra, ma il lavoro di riabilitazione svolto ha dato ottimi frutti. La lesione al bicipite femorale della coscia destra è soltanto un brutto ricordo, lo spagnolo potrebbe persino andare in panchina contro i giallorossi. Fatta una cernita dei calciatori a disposizione, al tecnico livornese non rimane che affidarsi all’estro di quello che è – per distacco – il trascinatore della Juventus, ovvero Federico Chiesa. L’attaccante genovese giocherà più vicino alla porta, in un ruolo che ha già ricoperto, egregiamente, in passato. In un precedente contro la Roma, proprio in quel ruolo, ha messo a segno una tripletta. Quello che tutti si aspettano da lui è proprio questo, una piccola dose di cinismo in più, quanto basta per diventare un campione assoluto.