Paulo Dybala, a scanso di sorprese dell’ultimo minuto, oggi, contro i bergamaschi, dovrebbe partire dalla panchina, lasciando spazio a Morata, in un turnover dovuto.
Ma ora, è il futuro del numero 10 bianconero, quello che tiene banco ormai dalla scorsa estate e che lo stesso attaccante ha sdoganato dopo il match Genoa-Juventus, ad essere messo sotto pressione con un Dybala che deve fare i conti con le parole e l’offerta definitiva del presidente Agnelli, e che, con un contratto in scadenza nel 2022, dovrà dimostrare di essere all’altezza sul campo più che nelle trattative contrattuali.
Le bacchettate ricevute dal presidente devono servire al numero 10 per sgomberare la mente e dedicarsi totalmente a ritrovare continuità mentale e fisica, che potrebbero renderlo un vero fenomeno in mezzo al campo.
Andrea Agnelli ha quantificato in numero quello che Dybala è e deve ritornare ad essere. La Joya è, infatti, tra i primi 20 giocatori europei ed ha l’ambizione, più che legittima, di arrivare tra i primi 5, cosa che, se dovesse riuscire, potrebbe portare la Juve ad adeguare la sua offerta al nuovo status dell’argentino.
Anche perchè il talento straordinario di Dybala, è indispensabile in una stagione, come questa, davvero difficile, e i bianconeri non posso rinunciare ad un’arma potenzialmente devastante come la Joya.
Ma cosa succederebbe se non dovesse arrivare l’accordo?
Di sicuro ci sono state diverse offerte allettanti sia per la Juve che per Dybala, ma finora, nessuno si è fatto veramente e concretamente avanti per l’argentino. Certo, se Dybala si liberasse a parametro zero sarebbe un’altra storia, ma dovrebbe superare due stagioni all’altezza dello stipendio che chiede, così come dice lo stesso Agnelli.